IL MIGLIORE RITMO DI CAMMINO DA SOSTENERE IN TEMPI DI COVID

IMG_20210320_174938

I camminatori lenti hanno quasi quattro volte più probabilità di morire a causa del COVID-19 e hanno oltre il doppio del rischio di contrarre una versione grave del virus!.

Lo affermano i ricercatori del National Institute for Health Research (N.I.H.R.) del Leicester Biomedical Research Centre condotto dal professor Tom Yates.

Cosa intendiamo quando parliamo di camminare lentamente?

Una velocità inferiore a 4,8 chilometri all’ora è definita lenta, la velocità invece di 6,4 chilometri all’ora è media/ veloce, altresì “vivace” abbastanza veloce è da 6,4 chilometri in su.

Premessa: gli scienziati stavano studiando i collegamenti tra l’indice di massa corporea e il ritmo di deambulazione legato al virus e in considerazione che l ‘obesità è un fattore di rischio per il Covid e in generale, hanno approfondito quel campo traendo nuovi risultati.

Lo studio su 412.596 partecipanti alla Biobanca britannica di mezza età ha esaminato la relativa associazione dell’indice di massa corporea (IMC) e il ritmo di camminata auto-segnalato con il rischio di contrarre una grave mortalità da COVID-19.

L’analisi ha rilevato che i camminatori lenti di peso normale hanno quasi 2,5 volte più probabilità di sviluppare covid-19 grave e 3,75 volte più probabilità di morire a causa del virus rispetto ai normali camminatori veloci di peso normale.

“Sono del parere che gli studi in corso sulla salute pubblica e sulla sorveglianza della ricerca dovrebbero prendere in considerazione l’inserimento di semplici misure di forma fisica come il ritmo di camminata auto-segnalato oltre all’IMC, come potenziali rilevatori di rischio dei risultati covid-19 che potrebbero in ultima analisi consentire migliori metodi di prevenzione che salvano vite umane. “

Lo ha dichiarato il professor Yates, ricercatore capo per lo studio e professore di attività fisica, comportamento sedentario e salute presso l’Università di Leicester, che continua affermando:

“Sappiamo già che l’obesità e la fragilità sono fattori di rischio chiave per i risultati covid-19. Questo è il primo studio a dimostrare che i camminatori lenti hanno un rischio molto più elevato di contrarre gravi risultati covid-19, indipendentemente dal loro peso.

“Con la pandemia che continua a mettere a dura prova i servizi sanitari e le comunità, identificare le persone più a rischio e adottare misure preventive per proteggerle è fondamentale.”

“I camminatori veloci hanno dimostrato di avere generalmente una buona salute cardiovascolare e cardiaca, rendendoli più resistenti agli stressanti esterni, compresa l’infezione virale, ma questa ipotesi non è ancora stata stabilita per le malattie infettive.

“Mentre grandi studi di database di routine hanno riportato l’associazione di obesità e fragilità con esiti COVID-19, i database clinici di routine non hanno attualmente dati sulle misure della funzione fisica o dell’idoneità.”

Un’altra scoperta chiave di questa ricerca è stata che i camminatori lenti di peso normale sono più a rischio sia per la grave mortalità da COVID-19 che da COVID-19 rispetto ai camminatori veloci con obesità. Inoltre, il rischio era uniformemente elevato nei camminatori lenti di peso normale e nei camminatori lenti con obesità.

Per maggiori dettagli e leggere il report dei risultati dello studio “Obesity, walking pace and risk of severe COVID-19 and mortality: analysis of UK Biobank”, potete consultare la pubblicazione sull’International Journal of Obesity. Lo studio èstato pubblicato il 26 febbraio 2021.

L’analisi è stata limitata all’Inghilterra e i risultati sono stati valutati durante la prima ondata della pandemia.

Quale miglior forma di camminata “di buon passo” possiamo scegliere meglio del nordic walking? . Buon movimento a passo nordico! (ndr)

FIDAL Nordic Walking

fidal-sinwLa disciplina sportiva del Nordic Walking entra a far parte della Federazione Italiana di Atletica Leggera. 

“Finalmente anche il nordic walking ha il suo riconoscimento ufficiale divenendo una disciplina Federale grazie all’accordo raggiunto con la Fidal (Federazione Italiana Atletica Leggera) che vedrà la Scuola Italiana Nordic Walking come partner unico per la formazione e lo sviluppo della disciplina in ambito federale.

Un traguardo importante per la disciplina e soprattutto un riconoscimento per il grande lavoro che la Scuola Italiana e i propri istruttori hanno portato avanti in questi anni.”(fonte tratta dal sito della SINW).

Da sx l'international Coach Pino Dellasega, l'istruttore Lorenzo Maio e il Master Trainer Claudio Slomp della Scuola Italiana Nordic Walking.

Da sx l’international Coach Pino Dellasega, l’istruttore Lorenzo Maio e il Master Trainer Claudio Slomp della Scuola Italiana Nordic Walking.

L’ottenimento della qualifica di Tecnico Federale di 1° livello (FIDAL) è stata conseguita anche dall’Istruttore SINW Lorenzo Maio socio fondatore di Ampliamente Asd-Aps, il riconoscimento a lui assegnato porterà  più valore anche alla sua associazione che da tempo promuove con costanza e passione tale disciplina nella propria Regione, la Toscana, in particolare proponendo attività nelle province di Pisa Lucca e Livorno.

Di seguito una parte dell’articolo tratto dal sito ufficiale Fidal:

“La partnership, studiata con i rappresentati dell’associazione nazionale dedicata alla camminata nordica Pino Dellasega, Alberto Gorini e Fabio Moretti, permetterà al Nordic Walking di rientrare all’interno del suo mondo naturale, ovvero l’Atletica Leggera, e il suo contestuale riconoscimento come pratica sportiva nel CONI. Da notare che l’intesa è stata predisposta con SINW, la maggiore realtà italiana di camminata nordica…

Detto questo la camminata nordica rimane con la sua connotazione di disciplina sportiva non competitiva anche se alcuni parlano già di manifestazioni dedicate con controllo della tecnica e assimilabili a gare “ di regolarità”.

Noi ci auguriamo che comunque rimanga costante l’impegno nel diffondere il Nordic Walking nella sua concezione di essere uno sport fatto per il benessere totale del corpo e della mente ad oggi sempre più riconosciuto sia da medici e operatori sportivi per i suoi numerosi benefici.

Buone nordicate!