Nordic For Drummer…la camminata nordica incontra la musica!

” Si parte con un passo, poi un altro e un altro ancora che, sommandosi come lievi colpi su un tamburo, formano un ritmo: il ritmo del camminare. ” Rebecca Solnit

Avete mai pensato alla correlazione tra il Nordic Walking e lo strumento musicale: la batteria? Hanno molte cose in comune, il ritmo ma non solo in entrambe sono importanti la coordinazione dei quattro arti e altre particolarità molto interessanti.

“Uno degli aspetti più importanti nel nordic walking è quello dello sviluppo di una maggiore coordinazione motoria.Attraverso il nordic walking siamo in grado di concentrare l’attenzione sui meccanismi di trasferimento del gesto dal livello consapevole a quello automatizzato, sviluppando la capacità di gestire combinazioni di azioni e movimenti sempre più complessi. Ciò è importante sia nei giovani, dove rappresenta l’acquisizione, attraverso il gioco, di una maggiore consapevolezza del proprio corpo e del suo muoversi nello spazio, sia negli anziani, per i quali i vantaggi derivano dallo stimolare l’attività mentale e dagli esercizi di mobilità che possono diventare via via più complessi. L’attività coordinativa va a sovrapporsi alla tecnica di base del nordic walking, utilizzandola come punto di partenza per variazioni soprattutto di tipo ritmico… L’utilizzo contemporaneo di piedi e braccia, in particolare quando ricerchiamo combinazioni non simmetriche, è un azione vicina alla gestione ritmica di un batterista. Come quella necessita della capacità di “visualizzare” tempi differenti per movimenti di articolazioni diverse e riuscire a percepire le ritmiche “nascoste” prodotte dai cosiddetti battimenti tra più frequenze. Coordinazione e ritmo sono quindi strettamente connessi…”. Tratto dal libro  “Esercizi di coordinazione nel nordic walking” (Autore Dott. Mario Fabbretto )

In questa disamina c’è chi in prima persona dedicandosi con molta passione ad entrambe le attività citate ha ideato: Nordic For Drummer!

NORDIC FOR DRUMMER è il nome dell’iniziativa dedicata al batterista/percussionista in sinergia con una delle più complete delle discipline sportive: il Nordic Walking.

Un progetto sicuramente innovativo ed in fase evolutiva ideato da Lorenzo Maio Istruttore Federale di Nordic Walking, appassionato ed esperto di batteria-percussioni e con validi riconoscimenti in ambito di ginnastica posturale e preparazione atletica-sportiva.blognwp Nordicfordrumming

L’obiettivo di questa proposta didattica è di fare acquisire al musicista (insegnante di batteria, batterista di livello amatoriale o professionista ) che si avvicina allo sport del nordic walking, o viceversa  praticante di nordic walking che si vuole avvicinare allo strumento batteria  e/o percussioni, maggiore benessere psico-fsico migliorando anche il sound grazie ad un programma / format di allenamento con incontri teorico-pratici usando la tecnica del nordic walking unita ad esercizi posturali specifici.

ll progetto è sostenuto e realizzato in collaborazione con l’associazione AMPLIAMENTE.

Coloro che vogliono conoscere  e provare il metodo “Nordic For Drummer” possono contattare l’associazione: www.apassonordico.it

A tale proposito gli amanti dello strumento a cui ci stiamo riferendo, ma non solo, troveranno di seguito in questi articoli, interviste, altri aspetti curiosi per riflettere sul connubio movimento, musica e ovviamente ritmica!.

” INTERVISTA di Rocco Salzano a Billy  Cobhan:

R:Ti sei preso sempre molta cura della tua forma fisica, e si vede!!!

Da questo punto di vista, hai qualche consiglio da dare ai batteristi?

E’ vero che gli esercizi che sviluppano la potenza muscolare possono influire negativamente sull’elasticità? A sentire te non si direbbe…

B:In  fatto di forma fisica, i consigli sono molto semplici. Un batterista può praticare qualunque sport, palestra, footing, ciclismo, ecc., l’importante è non esagerare, non estremizzare gli esercizi, perché l’obiettivo da raggiungere è l’equilibrio e la salute. I batteristi, poi,  devono ricordare di esercitare tutti e quattro gli arti, non solo le braccia. Non  spetta certo a me ricordare che lo sport è salute e, proprio ai batteristi, la salute non può mancare! Se si resta nell’ambito di un allenamento equilibrato, l’elasticità non ne sarà minimamente influenzata.”

“Roma, 22 lug. (Adnkronos Salute) – Per fare il batterista rock bisogna essere atleti di razza. Con una certa predisposizione per la resistenza fisica. A equiparare l’ex Beatles Ringo Starr, o Larry Mullen degli U2 con un calciatore di serie A sono i britannici dell’università di Chichester. “Un’ora e mezzo seduti alla batteria fa schizzare a 190 battiti al minuto la frequenza cardiaca. Dunque – spiega il coordinatore dello studio, Marcus Smith – nonostante il detto sesso, droga e rock and roll, la vita del rocker non è affare per deboli di cuore, soprattutto quando si tratta di far sentire i ‘drums’”. Secondo i calcoli degli scienziati britannici, che hanno eseguito numerosi test sullo storico batterista dei Blondie Clem Burke, “un’ora di concerto brucia fino a 600 calorie”. La musica dunque, ipotizza Smith, potrebbe essere la soluzione ai problemi di peso dei bambini che non mostrano interesse per l’attività fisica. Dopo aver disseminato il corpo di Burke di sensori per la misurazione del battito cardiaco, del dispendio energetico e di ossigeno, gli scienziati hanno potuto registrare una media tra i 140 e i 150 battiti nel corso di una sessione di batteria. Con punte di 190 battiti laddove il brano richiede una presenza ritmica maggiore. Una micro teoria ma certo che possa essere di grande utilità. Trovare un rapporto di equilibrio tra il fisico la psiche e lo strumentario percussivo per la smisurata estensione e problematica tecnica può diventare fonte di ansie fisiche e esistenziali. Quindi migliorare l’aspetto eminentemente tecnico ma anche e soprattutto quello fisico, riuscendo ad ottenere più lucidità esecutiva, meno stress mentale e più rilassatezza muscolare.

“Nordic For Drumming, tutta un’altra musica!” L.M.

Il Metodo Pilates in sinergia con la tecnica del Nordic Walking

“Idealmente, i nostri muscoli dovrebbero obbedire alla nostra volontà. Ragionevolmente, la nostra volontà non dovrebbe essere dominata dalle azioni riflesse dei nostri muscoli.” J.H.P.
Ampliamente Buti Pisa Pilates & nordic walking
Il Metodo Pilates è un allenamento ginnico anaerobico molto efficace che allena tutto il corpo fino agli strati muscolari più profondi ed oltre a tonificare e allungare la muscolatura la sua tecnica combina e mette in sincronia il respiro il controllo del corpo e focalizza la mente sulla precisione di ogni singolo movimento migliorando la struttura fisica.
La disciplina sportiva del Nordic Walking oltre ad avere aspetti e similitudini delle caratteristiche appena citate sopra si identifica anche per essere un allenamento di tipo aerobico  e quindi ottimo per migliorare l’attività cardiovascolare.
Nella camminata nordica ci sono aspetti quali in particolare coordinazione e presa di coscienza del proprio corpo nello spazio dove spesso molti praticanti si trovano ad avere difficoltà compromettendo le tecniche di base che sfatando il mito non sono così banali e facili come molti credono.
Grazie al Pilates Matwork ( lavoro sul tappetino ) con un adeguato programma di esercizi   eseguiti a corpo libero con la supervisione di un insegnate sarà possibile risolvere questo tipo di situazioni e correggere eventuali vizi posturali.
Entrambe le attività hanno a loro vantaggio la possibilità di essere svolte in mezzo alla natura all’aria aperta dove si ha un guadagno in stimoli sensoriali si respira aria migliore che ossigena i polmoni e la pelle per di più la luce solare aiuta la formazione della vitamina D ed amplifica l’effetto euforizzante donando un’energia vitale!
La combinazione di queste discipline è sicuramente un toccasana per favorire un corpo in forma e in salute  senza mai però dimenticare il consenso, e questo vale per ogni sport, del medico di famiglia e/o sportivo e in certi casi di un fisioterapista senza tralasciare che seguire incontri con un Istruttore qualificato vi permetterà di apprendere al meglio gli esercizi ed evitare movimenti sbagliati che potrebbero compromettere i vostri sforzi.
Il Pilates Outdoor e la Ginnastica Posturale sono le nuove proposte promosse dall’associazione Ampliamente!
” La qualità viene prima della quantità “

La Slackline

L’associazione AMPLIAMENTE vi invita a provare un nuovo attrezzo che useremo come ottimo esercizio per migliorare l’equilibrio e la coordinazione motoria o come elemento ludico/sportivo che stimola la meditazione che coinvolgerà e ci farà divertire nella nostra “palestra a cielo aperto”.

Di cosa stiamo parlando? Della SLACKLINE !

Nasce negli Stati Uniti nei primi anni 80 dove si sviluppa specialmente nell’ambiente dell’arrampicata. Lo Slacklining si pratica oggi anche in Europa utilizzando una cinghia di nylon più o meno elastica, da tendere tramite paranco tra due alberi o sotegni , ad una distanza dai 5 ai 30 mt ca. con altezza da terra contenuta, da circa 40 cm. a un metro.

Il termine slackline, da cui deriva lo slacklining appunto, significa letteralmente “corda molle”, proprio a sottolineare la caratteristica principale di questo sport: camminare su  una fettuccia di poliestere tesa tra due punti sulla quale si cammina. Questa disciplina, che per certi versi assomiglia all’arte del funambolismo, vi differisce in alcuni aspetti fondamentali: innanzitutto si cammina su una fettuccia piatta e non su un cavo o su una corda, inoltre nella slackline non è previsto l’uso del bilanciere.  Il materiale di cui è fatta la fune dunque non è tendenzialmente statico, come quello della fune dell’acrobata da circo, ma subisce continue e sorprendenti oscillazioni che devono essere assorbite dall’atleta affinché non perda l’equilibrio e cada, facendo dello slacklining un esercizio di equilibrio e di bilanciamento dinamico.

La Slackline quindi può essere usata come mezzo di allenamento “propriocettivo” , cioè che permette di  migliorare il controllo del movimento del proprio corpo nello spazio. Recenti studi dimostrano che praticando la slackline si può migliorare notevolmente la propria stabilità ed equilibrio, migliorano notevolmente le capacità di reagire ai differenti stimoli da parte del corpo e migliora il proprio controllo posturale. La slackline è anche adatta per aiutare a sviluppare una maggiore forza (dovuta alla forza che il muscolo deve sviluppare per il bilanciamento dinamico), per migliorare nel salto ed è anche utilizzata nella riabilitazione a seguito degli infortuni (es. delle caviglie).

Moltissimi atleti utilizzano ormai quotidianamente la slackline come attrezzo sportivo, per migliorare la loro prestazione sportiva.

I movimenti associati a elementi coordinativi si ripercuotono anche positivamente sulle capacità cognitive. Questo è uno dei motivi principali per favorire un insegnamento integrato da movimenti e per promuovere pause in movimento. Uno studio del Politecnico federale di Zurigo ha analizzato l’influsso di un allenamento di slacklining di quattro settimane sulle capacità cognitive. Ne è risultato un miglioramento persistente dell’elaborazione cognitiva. Sono inoltre stati individuati elementi che riconducono a un incremento delle capacità di concentrazione.

Grazie alle sue molteplici possibilità, lo slacklining è apprezzato da un ampio ventaglio di amanti del movimento. Gli appassionati degli sport di azione possono usare la fettuccia come un piccolo trampolino per eseguire salti spettacolari ed evoluzioni come rotazioni, flip e grab. Chi invece preferisce i movimenti più tranquilli apprezza lo slacklining per il suo aspetto meditativo. Oscillando per esempio su un nastro teso nel bosco, è possibile staccare dal quotidiano e concentrarsi maggiormente su sé stessi.

La “fettuccia”, ce ne sono varie in commercio anche marchi Italiani, può essere più o meno larga o spessa, in alcune la stampa del logo della ditta fabbricatrice può essere stampato in materiale antiscivolo e la lunghezza, la tipologia e il livello di tensione della stessa possono variare a seconda delle necessità e delle categorie principali in cui si divide lo slacklining: Trickline, Longline, Highline. 

Trickline: È una specialità che si avvicina al “freestyle” per cui vengono eseguite diverse tipologie di andature e figure (tricks) ad alta difficoltà, sempre nello sforzo di mantenersi costantemente in equilibrio. La fettuccia, tesa mediante un cricchetto, ha uno spessore di 5 cm e copre una distanza dai 10 ai 25 metri. Le varie evoluzioni possono essere statiche (come inginocchiarsi o sedersi a gambe incrociate) o dinamiche (come saltare, svolgere avvitamenti o rimbalzare sulla fettuccia in appoggio dei glutei o col petto).

Longline: Si tratta di una specialità su lunga distanza; la particolarità sta nel percorrere la lunghezza prevista mantenendo un altissimo livello di concentrazione e un elevato controllo dell’equilibrio dinamico. Si utilizzano fettucce larghe 2,5 cm con una tensione generata da paranchi a mano o paranchi a catena; le longlines avranno tensione maggiore in relazione ad una lunghezza elevata (fino a 20 Kn, kilo newton, di tensione!). Tra i record stabiliti in questa specialità vi è quello di Jerry Miszewski che nel maggio 2012 ha percorso una distanza di 494 metri.

Highline: In questo caso è l’altezza a fare la differenza. Le prove si svolgono preferibilmente in luoghi di montagna con le highlines montate tra due rocce attaccate a due o più spit. È qui d’obbligo indossare una imbragatura simile a quella di chi svolge l’arrampicata sportiva. In questa specialità si raggiungono altezze che possono arrivare e a volte superare gli 80 metri, come è avvenuto per l’italiano Damiano Zara nella Valle de Sette Femene.

Esistono altre forme che reinterpretano lo slackline come waterline, ad esempio consiste nel tendere una slackline sopra uno specchio d’acqua e percorrerla senza corda di sicurezza, in modo che se il praticante cade, cade direttamente nell’acqua. Un’altra variante è la rodeoline in cui si ancora la fettuccia senza metterla in tensione, il che la rende molto simile alla specialità circense chiamata slackrope.

Vi aspettiamo ai nostri prossimi appuntamenti ed eventi per condividere una nuova esperienza outdoor…non solo Nordic Walking!